Perizia di stima UTE e momento temporale a cui riferire la tassazione

Perizia di stima UTE e momento temporale a cui riferire la tassazione

Qualora l'Agenzia delle Entrate a seguito di stima redatta dall'Ufficio Tecnico Erariale (UTE) rettifichi il valore dell'immobile oggetto di compravendita, con conseguente rideterminazione di maggiori imposte di registro, ipotecarie e catastali è sempre possibile contestare il diverso valore attribuito con una perizia di parte.
La perizia UTE è un mero atto ricognitivo del valore di mercato dell'immobile a cui è sempre ammessa la prova contraria, infatti ha valore di atto pubblico soltanto per la sua provenienza ma non per il suo contenuto.
La Corte di Cassazione Sez. V con Sentenza del 10.03.2017 n. 6173 è tornata ad affrontare

la questione relativa al momento temporale a cui riferire la tassazione affermando il seguente principio di diritto " In tema di imposte di registro, il D.P.R. 26 aprile 1986 n. 131, art. 43 comma 1 lett. a), prevede che, nel caso di contratti a titolo oneroso traslativi, o costitutivi di diritti reali, il valore del bene deve essere calcolato alla data dell'atto traslativo, sicchè nel caso di contratto preliminare di compravendita il valore del bene deve esere calcolato con riferimento al valore venale dell'immobile al momento della stipula del definitivo" ovvero nell'ipotesi in cui il trasferimento sia intervenuto con sentenza ex art. 2932 c.c. ( esecuzione forzata dell'obbligo di concludere il contratto) occorre fare riferimento non alla data del preliminare, ma a quella del passaggio in giudicato della sentenza stante la sua efficacia costitutiva.
Avv. Barbara Parretti